Cessione del credito Sismabonus 2017 - Eternedile

Cessione del credito Sismabonus 2017


La grande novità del Sismabonus per i condomini Dall’8 giugno 2017 con il provvedimento 108572 c’è la possibilità di cedere ai fornitori e ad altri soggetti privati la detrazione per interventi antisismici e opere per la messa in sicurezza delle parti comuni condominiali. La cessione del credito d’imposta può essere effettuata dai condomini beneficiari del […]

La grande novità del Sismabonus per i condomini
Dall’8 giugno 2017 con il provvedimento 108572 c’è la possibilità di cedere ai fornitori e ad altri soggetti privati la detrazione per interventi antisismici e opere per la messa in sicurezza delle parti comuni condominiali.

La cessione del credito d’imposta può essere effettuata dai condomini beneficiari del sismabonus e da i cessionari del credito: ossia fornitori o soggetti privati che hanno ricevuto il credito da condomini beneficiari del sismabonus e possono a loro volta cederlo ad altri soggetti.
Il credito può essere ceduto a fornitori dei beni e dei servizi necessari alla realizzazione degli interventi antisismici e di messa in sicurezza su parti comuni condominiali, altri soggetti privati diversi dai fornitori, tra cui persone fisiche che esercitano attività di lavoro autonomo o di impresa e società ed enti.

Sismabonus cessione del credito
Il credito d’imposta si applica alle spese sostenute tra il 1° gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021 per gli interventi di adeguamento antisismico e messa in sicurezza di parti comuni di edifici condominiali da cui derivi una riduzione del rischio sismico.
In particolare la detrazione fiscale, e dunque il credito d’imposta, è pari a: 75% delle spese con il passaggio a una classe di rischio inferiore e 85% delle spese, con il passaggio a due o più classi di rischio inferiori.
Il condomino può cedere la detrazione solo per intero e purché abbia provveduto a saldare la parte di spesa non detraibile. L’importo della detrazione viene calcolato sulla base della delibera approvata dall’assemblea condominiale, oppure sulle spese sostenute dal condominio nel periodo di imposta.
Il cessionario, ossia il fornitore, soggetto privato, società o ente che ha ricevuto il credito d’imposta, può a sua volta cederlo, in tutto o in parte, a terzi.

Come funziona la cessione del credito sismabonus
Il credito d’imposta è disponibile dal 10 marzo del periodo d’imposta successivo a quello in cui il fornitore degli interventi ha emesso fattura, nel caso in cui sia lui il beneficiario del credito e il condomino ha sostenuto la spesa, nel caso di cessione a soggetti diversi dal fornitore.

Obblighi del condomino
Il condomino deve indicare, nella delibera condominiale di approvazione dei lavori, i dati relativi alla cessione.

Obblighi dell’amministratore di condominio
L’amministratore di condominio deve:
• Comunicare all’Agenzia delle Entrate, per via telematica, i dati della cessione e l’importo, altrimenti la cessione del credito è nulla
• Fornire al condomino la certificazione delle spese, indicando il protocollo telematico della comunicazione all’Agenzia delle Entrate I condomini che non sono obbligati a nominare un amministratore di condominio possono affidare questi adempimenti a uno dei condomini.

Cosa succede dopo la comunicazione all’Agenzia delle Entrate
Sia il soggetto cedente che il soggetto cessionario troveranno nel proprio cassetto fiscale telematico una comunicazione relativa alla avvenuta cessione del credito sismabonus.
Il soggetto che ha ricevuto il credito ceduto dovrà accettarlo con gli strumenti telematici e da quel momento potrà utilizzarlo.

Come si usa il credito sismabonus ricevuto?
Il credito di imposta ceduto viene ripartito in 5 quote annuali di pari importo. Il soggetto che ha ricevuto un credito ceduto può utilizzarlo in due modi:
• cedendolo, in tutto o in parte, a terzi
• portando la parte non ceduta in compensazione delle imposte dovute, mediante modello F24 da presentare all’Agennzia delle Entrate per via telematica

La parte di credito che non viene utilizzata nell’anno può essere usata negli anni successivi, ma non sono previsti rimborsi.

Per ulteriori chiarimenti visita il sito del Governo.

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